In procinto di avviare il vostro business all’estero, potreste accorgervi che mancano traduzioni certificate di documenti ufficiali necessarie per il vostro ingresso e il vostro successo su piano internazionale. Tradurre documenti ufficiali per l’estero richiede tempo, forte attenzione e meticolosità.

Il bollettino sul flusso migratorio di giovani italiani che si trasferiscono all’estero descrive il quadro di una mobilità internazionale, il cui scopo principale coincide con la ricerca di un’occupazione individuale o con il trasferimento interno per conto dell’azienda.

Oltre alla gestione pratica dell’espatrio dei propri dipendenti, le imprese e le PMI si affacciano all’estero anche per attività di esportazione, di produzione o di investimenti. Talvolta virare l’attenzione su nuove mete e adattare una diversificazione per nuovi mercati non è solo una necessità, quanto più un’opportunità da cogliere.

Secondo la ricerca ICE-Prometeia, in seguito all’emergenza sanitaria dello scorso anno che ha messo un freno alle attività di scambio commerciale a livello mondiale, l’export italiano assisterà a un rimbalzo – rispetto alla performance del 2019 – del +7,4% nel 2021 e del +5,2% nel 2022.

Una volta ottenuta una visibilità e una sicurezza su territorio nazionale, il business può pianificare un superamento dei confini e spostarsi all’estero. L’approccio ai paesi esteri può variare chiaramente in base alle proprie risorse, alle proprie disponibilità e ai propri obiettivi. Ciò non toglie però che, a prescindere dalle svariate motivazioni – che si voglia trasferire parte della produzione o incrementare l’esportazione dei propri prodotti made in Italy, la burocrazia richiede sempre documentazioni specifiche e di validità internazionale. Per entrare nel processo di internazionalizzazione, bisogna studiare tutto a regola d’arte e seguire attentamente le normative burocratiche e fiscali vigenti nel paese di destinazione. Onde evitare che queste blocchino l’attuazione del vostro piano strategico all’estero, è meglio prevenire concentrandosi sulle richieste delle autorità istituzionali estere.

Le traduzioni certificate

Per poter avviare il business anche all’estero, vanno presentate traduzioni certificate di documenti ufficiali, di natura commerciale, fiscale e/o legale. In base alla natura del documento stesso da consegnare, alla sua destinazione d’uso e al paese destinatario, bisognerà adoperare un tipo di traduzione piuttosto che un’altra. Nella internazionalità degli atti, il codice civile detta le regole secondo cui la trascrizione va eseguita in forza di sentenza, di atto pubblico (cfr. 2699) o di scrittura privata (cfr. 2703), tramite autenticazione o attestazione giudiziaria.

La legalizzazione entra in gioco quando le traduzioni ufficiali asseverate vanno anche legalizzate, perché la sua destinazione d’uso non è nazionale.

La Convenzione dell’Aja si applica per tutti quei atti giudiziari e extragiudiziari, in materia civile e commerciale, da trasmettere all’estero.

Trattandosi per lo più di materie civile e commerciale, parliamo quindi di documenti quali procedure doganali, fiscali e assicurative; normative internazionali; costituzione di società, contrattualistica internazionale, etc. Contenendo certamente un gergo e una terminologia piuttosto specifica e tecnica, l’attività di traduzione quindi non può essere eseguita da traduttori automatici o alle prime armi. È necessaria altresì una conoscenza della lingua e delle materie coinvolte pluriennale e convalidata. Per questo LingoYou ha reperito i migliori traduttori sul campo che possano produrre traduzioni certificate fedeli, conformi e valide per l’estero.

Ufficio Stampa LingoYou

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