Quanto è importante per le aziende affidare la traduzione del bilancio d’esercizio per l’estero a agenzie di traduzione e di localizzazione professionali e specializzate?

Periodicamente un’impresa deve redigere una serie di documenti, contabili e non, per poter indicare quale sia la sua situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico dell’esercizio.

Al momento della traduzione del bilancio d’esercizio, l’aspetto linguistico è certamente un fattore da curare nel minimo dettaglio. Non ci limitiamo solo a tradurre e localizzare sintatticamente e grammaticalmente quanto esposto nel documento originale. È chiaro che nella trasposizione da lingua a lingua, alcuni elementi o formati grafici vadano localizzati in base alla lingua e al paese di destinazione. Ad esempio la traduzione del bilancio italiano in inglese americano deve tenere conto del cambio nel formato della data, da GG/MM/AAAA a MM/DD/YYYYY. Così come varia anche la valuta di destinazione, da euro € a dollaro $. La localizzazione nella traduzione di un bilancio tiene in considerazione quindi le caratteristiche del paese di destinazione, a livello puramente linguistico ma anche normativo.

Di norma, il bilancio d’esercizio redatto in italiano è composto di Stato Patrimoniale, Conto Economico e Nota Integrativa. Ma se ci spostiamo oltremare, negli Stati Uniti, tra i documenti più importati, oltre al Balance Sheet (Stato Patrimoniale) e al Income Statement (Conto Economico), c’è un documento noto in americano come Cash Flow (Flusso di Cassa). Questo denota una differenza nella struttura e nella forma dei documenti del bilancio da lingua italiana a americana. Inoltre le stesse normative e principi di contabilità possono variare da paese a paese, e quindi da lingua a lingua. Si sceglie, stando alle norme e regolamentazioni interne della legge nazionale di riferimento, a quale e come dare priorità a determinati documenti. Questo switch dipende chiaramente dalla cultura economico-politica del paese di interesse.

Rimanendo in territorio americano, i principi contabili devono tassativamente rispondere alla normativa US GAAP emanata dalla FASB (Financial Accounting Standards Board). Tuttavia, il governo americano basandosi su un sistema di common law (cioè su precedenti giurisdizionali più che su vere e proprie leggi), concede alle aziende e alle società una pseudo-libertà circa la redazione, presentazione e deposizione del bilancio d’esercizio.

In Italia invece, è l’organismo IASB (International Accounting Standards Board) che emette i principi contabili, IAS e IFRS, che le aziende internazionali sono tenute a seguire scrupolosamente. Gli standard di contabilità internazionali permettono di avere un quadro trasparente e armonico. Secondo questi principi, si predilige porre l’attenzione più sulla sostanza che sulla forma.

Se volessimo invece andare verso Oriente e concentrarsi su una delle potenze economiche mondiali, anche qui troveremmo delle differenze nella gestione di contabilità e di traduzione del bilancio d’esercizio. Tutte le società a partecipazione straniera (FIEs) devono presentare annualmente – in genere entro la fine di aprile – la revisione contabile, effettuata da uno studio commercialista autorizzato CPA e registrato ufficialmente in Cina, e la consegna a ben sette diversi dipartimenti governativi (Bureau of Foreign Trade and Economic Cooperation – BOFTEC ,Ufficio delle Finanze, Ufficio Dazi e Dogana, State Administration of Taxation – SAT, Ufficio imposte locale, Administration of Industry and Commerce – AIC e State Administration of Foreign ExchangeSAFE).

Tra le voci a cui la legge cinese rivolge particolare attenzione sono l’imposta sui redditi societari (Corporate Income Tax), le transazioni tra società del gruppo e il transfer pricing, gli obblighi di ritenuta, l’imposta di bollo, l’Input VAT, l’Export VAT, e l’inventario.

Questi esempi ci fanno capire quanto la traduzione del bilancio italiano per l’estero possa variare a seconda del paese di destinazione stessa, nella forma, nella sintassi, e nella procedura di redazione o presentazione.

Non possiamo liberamente decidere quali voci includere, quali trascurare. È bene che, onde evitare ripercussioni fiscali o legali, la traduzione del bilancio d’esercizio rispetti e rispecchi in toto i contenuti originali e le normative vigenti nel paese d’origine e di destinazione.

LingoYou dispone di un team di traduttori madrelingua con esperienza pluriennale e specializzati in traduzioni finanziarie e dei bilanci di esercizio, in più di 250 lingue. Per dare il massimo, esortiamo i nostri traduttori a regolari aggiornamenti sul mondo della contabilità (IAS) e sulle materie economiche, in ambito societario e finanziario. La padronanza della materia finanziaria e della terminologia tecnica garantisce una traduzione coerente e perfettamente a norma di legge.

Ufficio Stampa LingoYou

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