Avete presente quella pazza voglia di sposarsi all’estero, magari a Las Vegas? Ecco, il matrimonio all’estero può rivelarsi un’esperienza mozzafiato, ma è bene che prestiate attenzione ad alcuni dettagli.

Stando alla legge di riforma del sistema italiano del diritto internazionale privato, la possibilità di un matrimonio all’estero dipende dalla legge nazionale di ogni futuro sposo e da quella estera del paese di destinazione.

Il matrimonio consolare

Se avete desiderio di sposarvi in una delle rappresentanze consolari o diplomatiche italiane all’estero, dovrete innanzitutto presentare un’istanza di celebrazione di matrimonio consolare. Si tratta cioè di un documento che va presentato di persona o via telematica, allegato a una copia dei vostri documenti d’identità. Una volta accolta l’istanza da parte dell’Ufficio consolare, potrete procedere con la richiesta di pubblicazione.

Nel caso in cui siete cittadini italiani con residenza estera e con la stessa circoscrizione consolare, potete chiedere la pubblicazione di matrimonio nella Rappresentanza consolare dove avrà luogo il matrimonio. In caso di circoscrizioni consolari diverse, dovrete richiedere la pubblicazione in entrambe le Rappresentanze consolari.

I documenti per sposarsi all’estero tra cittadini italiani

In caso almeno uno dei due sposi abbia la residenza italiana, è necessario richiedere anche la pubblicazione di matrimonio nel proprio comune di residenza.

Per cittadini di cittadinanza estera che vogliono sposarsi in Italia, dovrete presentare tassativamente il certificato di “nulla osta al matrimonio”, rilasciato dalle autorità del vostro paese di origine, e sottoposto a legalizzazione e tradotto in lingua italiana, o il “certificato di capacità matrimoniale”, se uno dei paesi di residenza fa parte dell’Unione Europea e della Convenzione di Monaco del 1980. Tra questi, ci sono Germania, Grecia, Paesi Bassi, Spagna, etc.

Ai cittadini italiani che desiderano sposarsi all’estero in uno dei paesi della Convenzione di Monaco del 1980 sono sempre richieste la legalizzazione e la traduzione di documenti per il matrimonio all’estero, nello specifico il “certificato di capacità matrimoniale”. Suddetto certificato viene rilasciato dal proprio comune di residenza in Italia.

Una volta celebrato, per conferire valore legale l’atto di matrimonio deve essere trascritto in uno dei comuni italiani di competenza. Questo significa che l’ufficio dello stato civile estero eroga l’atto di matrimonio, il quale verrà debitamente sottoposto a legalizzazione e traduzione in lingua e riconsegnato al vostro comune italiano di appartenenza o alla rappresentanza consolare in Italia, così che questa provveda alla trascrizione ufficiale nei registri di stato civile.

Se il paese che rilascia l’atto fa parte della Convenzione di Vienna del 1976 sul rilascio di estratti plurilingue di atti di stato civile, allora non avrete bisogno di legalizzare il documento, quanto più al massimo di una traduzione certificata.

In linea di massima viene sempre richiesta la traduzione certificata e/o giurata di documenti anagrafici, come certificato di stato libero, certificato di nascita, certificato di residenza e di cittadinanza.

Ricordiamo che ogni singolo caso va studiato e analizzato singolarmente, sebbene in linea di massima si seguono le regole e le norma del codice civile e delle leggi internazionali.

Nel caso in cui sposarsi all’estero richiede la traduzione di documenti specifici per il matrimonio, al fine di attestarne la validità legale, trattandosi di documenti ufficiali, il nostro consiglio è quello di affidarsi sempre a uffici di competenza e agenzie di traduzione certificata e specializzata, come noi di LingoYou.

Ormai da anni nel campo della traduzione e della localizzazione, trattiamo ogni giorno traduzioni certificate e legalizzate, sollevando i nostri clienti dal lungo e tortuoso iter burocratico.

Ufficio Stampa LingoYou

Contact Form
close slider