Per portare la tua azienda ad un altro livello e indirizzare online il tuo business all’estero, devi prima di tutto focalizzarti sulla traduzione del sito web e sulla sua localizzazione. Perché il tuo scopo è comunicare, e comunicare bene.

La cara vecchia strategia di marketing offline intrapresa dalle aziende è affiancata ormai da tempo – e in maniera quasi prevalente – da una strategia di marketing online. Il potenziale cliente può venire a conoscenza del tuo brand o di un tuo prodotto recandosi direttamente nel tuo punto vendita o più facilmente scorrendo sullo screen del suo telefono.

Il sito online permette di superare le inevitabili barriere geografiche e di raggiungere virtualmente clienti che sono a chilometri di distanza da te.

Ma cosa succede se il cliente target proviene da un paese in cui si parla una lingua diversa dalla tua?

In primis, è necessario individuare il paese a cui rivolgersi secondo precise analisi di mercato e valutazioni di segmentizzazione ben precise. Si devono conoscere determinate variabili del cliente target scelto ponderatamente dal settore marketing per soddisfare gli obiettivi aziendali. Tra queste, la posizione geografica, il fattore socio-culturale ed economico, lo stile di vita e le abitudini di consumo.

Queste informazioni sono un sine qua non per far sì che la traduzione del tuo sito internet venga adattata al paese di destinazione, senza rischiare di offendere o di venire fraintesi dal cliente oltremare al di là dello schermo.

Adottare un processo di internazionalizzazione al sito è fondamentale per permettere l’accesso e la navigazione al cliente estero: non puoi limitarti ad una mera traduzione dei contenuti digitali, ma piuttosto bisogna contestualizzare la traduzione del tuo sito e-commerce. Le parole, così come le immagini o i colori, hanno un valore non sempre uguale e universale per tutti i paesi e le culture del mondo.

È prioritario trasmettere un messaggio positivo e coerente attraverso il canale online, tenendo quindi conto delle differenze culturali che ci caratterizzano.

Il fenomeno del naming in Cina

Molte aziende estere che vogliono inserirsi nel mercato cinese pongono particolare attenzione alla traduzione del loro brand. La pratica ancora diffusa del naming serve a coinvolgere positivamente la clientela cinese – specie quella meno giovane, non ancora abituata del tutto alle lingue occidentali.

La scelta degli ideogrammi cinesi per la traduzione di un logo è un potente mezzo di fidelizzazione e di brand identity. In Cina, l’asso vincente nella traduzione del logo è o di rispettare a livello semantico e fonetico il nome originale o di combinare insieme una serie di significati positivi che possano rispecchiare il brand. Il tutto avendo cura di scegliere suoni o caratteri graditi all’audience cinese.

Un caso di naming ben riuscito è quello del colosso multinazionale del settore food&beverage: il nome cinese del brand Coca Cola è 可口可乐 (Kěkǒukělè), letteralmente “delizioso e che rende felice”. Non altrettanto positiva è stata la traduzione del logo inglese Best Buy百思买 (Bǎisīmǎi), spesso interpretata dai cinesi come “pensaci cento volte prima di comprare” – cosa che non ha chiaramente giovato a un buon posizionamento nel mercato.

Per questo motivo, bisogna assolutamente consultare professionisti ed esperti linguisti, che possano far affidamento sulle loro conoscenze culturali e sulle loro esperienze dirette per garantire una traduzione del sito internet efficace e persuasiva, con tutta l’accortezza del caso. Solo un esperto della cultura e della civiltà cinese potrà sconsigliare il “total white” per la campagna pubblicitaria di un’azienda estera che vuole espandersi in Cina.

Agenzie come LingoYou mettono a disposizione un servizio di marketing multilingue per trovare la traduzione più pertinente del sito web della tua attività. Questa soluzione insieme ad uno studio approfondito della grafica web in ottica SEO non potranno che spianarti la strada verso il successo all’estero.

Ufficio Stampa LingoYou

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