Che sia per motivi personali o lavorativi, è sempre più alto il numero di italiani che si trasferiscono all’estero e che hanno bisogno di traduzioni legali certificate.
Come indicato nell’ultimo rapporto dell’associazione migrantes, sono 5.3 milioni gli italiani residenti all’estero, di cui quasi 850mila in Argentina. Ma solo circa il 9% di italiani all’estero sono iscritti regolarmente all’Anagrafe italiani residenti all’estero (AIRE), come stabilito dalla legge.
Al momento del trasferimento all’estero, autorità o enti esteri (privati o pubblici) richiedono traduzioni legali certificate. A seconda della natura del documento originale e della sua destinazione d’uso, si prediligerà un tipo di traduzione al cospetto di un’altra. La scelta dipenderà anche dal paese a cui è destinata la traduzione ufficiale. Secondo la Convenzione dell’Aja del ’69 ad esempio, è stata imposta la legalizzazione con apostille, una specie di timbro ufficiale con il quale si può evitare il secondo passaggio in ambasciata o in consolato.
La cosiddetta traduzione certificata è quella maggiormente richiesta, e considerata universalmente valida nella maggior parte dei paesi. Tuttavia, in Italia la traduzione con certificazione eseguita dal traduttore o dall’agenzia di traduzione non è sufficiente. Per questo, chi deve presentare documenti in Italia, provenienti dall’estero, deve presentarli accompagnati alle relative traduzioni giurate o legalizzate.
Il traduttore ufficiale o l’agenzia di traduzione certifica cioè di aver eseguito una traduzione in linea e in conformità al documento originale, rispettando contenuti e struttura pur adattandolo in base al contesto socio-culturale e legale del paese di destinazione.
Due delle più richieste traduzioni legali certificate per gli italiani residenti all’estero sono la traduzione del casellario giudiziario e la traduzione per la sentenza di divorzio.
Traduzione del casellario giudiziario
Le autorità straniere possono richiedere la traduzione del casellario giudiziario in caso di richiesta di cittadinanza o per altre ufficialità. In inglese il cosiddetto “Police clearance certificate” o “Criminal certificate”, non è altro che un documento in cui vengono riportati tutti gli eventuali provvedimenti di condanna penali e civili, definitivi o in corso, a carico di una persona.
La traduzione del casellario giudiziale o dei carichi pendenti va legalizzata tramite apostille o in ambasciata, a seconda del paese di destinazione.
Gli italiani all’estero provvedono alla traduzione del casellario giudiziario soprattutto in caso di adozioni internazionali. L’agenzia di adozione ha bisogno, per motivi burocratici, di essere al corrente di eventuali ripercussioni a livello penale e/o civile del/i soggetto/i richiedente/i.
Traduzione per la Sentenza di divorzio
Un altro documento per il quale gli italiani all’estero richiedono una traduzione certificata è la sentenza di divorzio. La sentenza di divorzio – che deve riguardare la coppia di due cittadini italiani, o di cui almeno uno italiano, o di due stranieri che abbiano contratto legalmente un matrimonio in Italia – viene riconosciuta come provvedimento di stato civile. La traduzione di sentenza di divorzio va consegnata all’ufficio consolare o di rappresentanza diplomatica italiana all’estero.
Secondo la legge 218/1995 e nel caso di sentenze emesse nei paesi extraeuropei e in Danimarca, i documenti da presentare sono: istanza di divorzio (originale e in copia conforme all’originale) e certificato di asseverazione – cioè che la sentenza è passata in giudicato a norma della legge vigente nel paese estero. Anche nel caso della traduzione dell’istanza di divorzio, si tratta di traduzione asseverata o legalizzata.
In base alle normative di cooperazione europea e internazionale, la traduzione esigerà più o meno un grado di legalizzazione. È quindi consigliato rivolgersi a professionisti del settore giuridico-burocratico e esperti nella traduzione specialista.
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Ufficio Stampa LingoYou