La Giornata Mondiale della Traduzione, che si festeggia il 30 settembre di ogni anno, ci invita a considerare il prezioso ruolo della traduzione nell’abbattimento delle barriere linguistiche.

La prima edizione della Giornata Mondiale della Traduzione (in francese, Journée mondiale de la traduction, in inglese International Translation Day) si tenne nel 1953 a Parigi – stesso anno in cui venne fondata anche la Fédération Internationale des Traducteurs (FIT Federazione Internazionale dei Traduttori). Però venne riconosciuta solo nel 1991 come ricorrenza ufficiale.

La data scelta per la ricorrenza coincide con la Festa di San Girolamo, il padre di tutti i traduttori e interpreti linguisti. Non a caso, diremmo noi. Il teologo romano fu anche il primo autore nella storia a completare la traduzione integrale della Bibbia, su commissione di Papa Damaso I nel 382, nota con il nome di Vulgata. San Girolamo impiegò ben 23 anni per ultimare l’opera di traduzione dell’antico testo masoretico dall’ebraico al latino.

Come da lui stesso sostenuto, la traduzione va oltre la mera trasposizione letterale, ma tiene conto anche del senso che il messaggio originale vuole esprimere. In una chiave molto moderna del processo di traduzione, dichiarava:

“non rendo la parola con la parola, ma il senso con il senso.

Nel 1971, l’intenzione della FIT fu quella di rendere magnifico il lavoro dei traduttori e degli interpreti professionisti, che rendono i paesi, le culture più vicine e connesse. Un abbattimento delle barriere linguistiche necessario però a preservare anche l’eredità culturale e linguistica delle culture e lingue coinvolte.

Appassionati del settore traduzione in occasione di questa giornata organizzano e partecipano a incontri, eventi e conferenze tenuti in tutto il mondo e promossi dalla stessa FIT, di cui l’Associazione Nazionale Italiana Traduttori e Interpreti (ANITI) è socia.

Viene sottolineata l’importanza dei servizi di traduzione e interpretariato. Le sfumature linguistiche e culturali sono il pane quotidiano per i traduttori e interpreti professionisti, che, sulla base di esperienze pluriennali e conoscenze acquisite negli anni, condividono e mettono in pratica il proprio sapere e la propria professionalità. Tutti coloro che eseguono una traduzione professionale sono consapevoli della potenzialità che il loro operato possiede. Sono tutti depositari di conoscenza, di sapere e di informazioni che permettono una relazione tra popoli. L’intervento di un traduttore professionista, madrelingua e qualificato può essere la chiave di volta in relazioni sociali, culturali, economici.

Nel 2017, a tal proposito, la Federazione Internazionale dei Traduttori riuscì a far adottare all’unanimità dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la risoluzione A/RES/71/288, con la quale si riconosce l’importanza delle traduzioni professionali nella prospettiva di un mondo più unito e di pace.

Il tema centrale dell’edizione di quest’anno è “United in translation”: dietro queste tre parole si nasconde l’essenza della Giornata Mondiale della Traduzione e il lavoro di tutti i professionisti del settore.

La figura degli interpreti e traduttori professionali come “eredi di San Girolamo” ci ricorda di quanto le parole possano avere un peso e un valore specifico, in base alle circostanze, al contesto di riferimento. Una traduzione professionale tiene conto delle culture coinvolte e trova la strada verso il dialogo, il contatto, la cooperazione.

Ufficio Stampa LingoYou

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